Succhivo, una bella notizia alla riapertura del nuovo anno scolastico: donati 100.000 euro per la scuola dell’infanzia

Published by

on

di Camillo Buono|

All’inizio dell’anno scolastico, mentre i bambini di Succhivo tornano a riempire con le loro voci e i loro sorrisi le aule della scuola dell’infanzia, una notizia speciale illumina la comunità: una donazione di 100.000 euro è stata destinata all’asilo del borgo.

Non è un colpo di fortuna, ma un gesto d’amore: quando si arriva al tramonto della propria vita, quale miglior gesto se non quello di pensare di donare una somma a ciò che formerà le future generazioni? È ciò che ha scelto di fare un benefattore, che per rispetto lasceremo nell’anonimato, regalando ai bambini di Succhivo la possibilità di crescere in spazi più accoglienti e sicuri. Una cifra importante, che non è solo denaro, ma un seme di futuro e speranza.

La Sindaca, nel presentare in Consiglio l’atto di donazione lo scorso mese di luglio, ha espresso parole di grande riconoscenza sottolineando come il gesto assuma un valore doppio: da un lato il sostegno concreto a una struttura che rappresenta un punto di riferimento educativo e sociale per la frazione, dall’altro il messaggio di fiducia e attenzione verso i bambini e le famiglie. Ha rimarcato che questo contributo testimonia quanto la comunità sappia stringersi intorno alle proprie scuole, custodendole e rendendole sempre più adeguate ai bisogni delle nuove generazioni.

Un aspetto fondamentale, e che rende ancora più limpido il valore della donazione, è che i fondi sono vincolati: non potranno essere utilizzati per altre opere o destinazioni, ma esclusivamente per valorizzare le aree esterne e migliorare l’accoglienza e la formazione dei bambini della scuola dell’infanzia di Succhivo. In questo modo la volontà del donatore sarà rispettata in pieno, e i bambini potranno beneficiare direttamente di quanto è stato offerto con tanta generosità.

Per Succhivo e la sua scuola questa è molto più di una notizia: è una carezza, un segnale che infonde fiducia e orgoglio. Alla riapertura delle aule, insieme ai quaderni e ai giochi, c’è anche la consapevolezza che qualcuno, in silenzio, ha deciso di credere in loro e di costruirgli un futuro migliore.