di Camillo Buono|
Ogni paese ha i suoi luoghi del cuore, dove la vita scorre tra ricordi, storie e incontri che lasciano un segno. A Fontana, uno di questi luoghi è senza dubbio la macelleria “da Pino”, che quest’oggi celebra 64 anni dalla sua apertura, avvenuta esattamente il 24 settembre 1961, proprio nel giorno di Santa Maria della Mercede, amata e venerata nella vicina chiesa a Lei dedicata.
Con quel ricordo che sa di bianco e nero, proprio come le fotografie senza tempo che riescono a trasmettere più calore e luce di una foto a colori, Michele Mattera, carpentiere e stimato muratore del paese, nel lontano 1961 fece una scelta che avrebbe cambiato la vita della sua famiglia e della comunità fontanese per sempre. Non era semplicemente aprire una macelleria: era creare un futuro per suo figlio Pino, che a causa di un problema di salute agli occhi non avrebbe potuto seguire le orme del padre come carpentiere. Con lungimiranza e tanto amore, Michele inaugurò il negozio proprio nel giorno della Mercede e proprio li dove ancora adesso si trova, legando così la vita della famiglia e del lavoro a quella del paese con un filo speciale.
Da allora, molte braci hanno profumato l’aria di Fontana e il piccolo negozio “paesano” ha visto il tempo scorrere, trasformandosi grazie all’impegno instancabile di Pino e sua moglie Lucia, che ne hanno fatto non solo una macelleria ma un punto di incontro e di riferimento per tutta la comunità. Oggi, nella seconda generazione, è il figlio Michele con la presenza instancabile di mamma Lucia a portare avanti con dedizione e orgoglio quel sogno del nonno, mantenendo viva la passione e la qualità che hanno sempre contraddistinto la macelleria, che ancora oggi continua ad essere un punto di ritrovo per il paese.
E in quella macelleria, a inebriare il tempo, non è soltanto il profumo delle salsicce, ma anche quello delle storie e dei fatti quotidiani della comunità. Una su tutte è certamente “la Saucicciata“, evento estivo che celebra la salsiccia locale e che ha trovato il suo cuore proprio qui, tra risate, chiacchiere e il profumo irresistibile de “‘a sauciccia”. Poi ci sono i ricordi che colorano la memoria del paese: i bovini che un tempo arrivavano vivi al Porto di Ischia per essere macellati, e quella volta che una mucca sfuggì al controllo finendo in mare, richiedendo un rocambolesco recupero tra lo stupore e le risate di tutti.
“Da Pino” non è solo il luogo dove acquistare un’ottima fetta di carne: è un punto di ritrovo dove si condividono storie e si custodisce la memoria di Fontana. Per questo il 24 settembre non rappresenta nel collettivo solo una festa religiosa, ma anche l’anniversario di un pezzo iconico del paese, che racconta una storia familiare speciale: quella di nonno Michele, di Pino e Lucia e oggi di Michele (nipote), una vicenda che si intreccia profondamente con la storia stessa della comunità fontanese.
Ed è così che un giorno di fede e tradizione diventa anche un giorno di memoria profana, dove con affetto si mescolano, tra i banchi della macelleria e le vie del paese, i ricordi che raccontano pezzi autentici di vita vissuta.
Auguri di cuore a Pino, Lucia, Michele e a tutta la loro grande e bella famiglia, per continuare a portare avanti con passione e dedizione una tradizione che è diventata parte dell’anima di Fontana, tra carni di qualità, ricordi e sorrisi di generazioni.

Foto per gentile concessione di Michele. Nella foto di copertina Pino Mattera a Ischia porto mentre sceglie il bestiame per la macellazione. Nella foto sopra, Michele dietro al banco della macelleria oggi.

