Per la rubrica “Libri in pillole” questa settimana vi presentiamo: Omar El Akkad – un giorno tutti diranno di essere stati contro

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a cura di Antonietta Manzi|

Il genocidio che va compiendosi in diretta sotto ai nostri occhi segna una crepa nel racconto edificante dell’Occidente civilizzato, difensore dei diritti e dei valori di libertà. I veli sono caduti e chiunque vorrà ragionare sul concetto di barbarie non potrà più, se intellettualmente onesto, fare ricorso a contrapposizioni facili. Dopo lo sterminio programmato di centinaia di migliaia di civili nella Striscia, il grande inganno delle “verità manifeste” dell’Occidente è evidente anche all’opinione pubblica meno politicizzata: i cosiddetti valori liberali non hanno niente a che fare con la lotta al “male”, e tutto invece con il mantenimento di una posizione di potere, di beneficio tratto anche dal più indicibile degli orrori.

“Per preservare i valori del mondo civilizzato è necessario dare fuoco a una biblioteca. Far saltare in aria una moschea. Incenerire degli ulivi. Mettersi il reggiseno di donne costrette a fuggire e poi farsi un selfie. Radere al suolo le università. Fare razzia di gioielli, opere d’arte, cibo. Saccheggiare banche. Arrestare dei bambini perché stavano raccogliendo della verdura. Sparare a dei bambini perché lanciavano sassi. Far sfilare in mutande i prigionieri. Rompere i denti a un uomo e ficcargli in bocca uno scopino per il water. Far sbranare un ragazzo con la sindrome di Down da un cane dell’ esercito e lasciarlo morire dissanguato. Farsi delle foto ridendo mentre si calpestano dei cadaveri. Altrimenti i barbari potrebbero vincere.”

Omar El Akkad “Un giorno tutti diranno di essere stati contro”, Feltrinelli, 2025, 18.00 euro

Il libro è disponibile presso “IMAGAENARIA – LIBRERIA E CASA EDITRICE” ISCHIA PONTE