di Elia Mollo|
Nuova e intensa sequenza sismica ai Campi Flegrei. A partire dal pomeriggio di oggi la terra ha ripreso a tremare con insistenza: sei scosse in poche ore, tutte con magnitudo superiore a 2. La più forte è stata registrata con magnitudo 2.7, seguita da altri eventi ravvicinati che hanno reso il suolo flegreo un vero e proprio “tappeto ballerino”.
Negli ultimi mesi la frequenza delle scosse sembrava essersi attenuata, pur senza mai cessare del tutto: diversi episodi avevano superato anche la magnitudo 3, ma con intervalli più lunghi tra un evento e l’altro. Oggi, invece, lo sciame sismico segna una nuova ripresa dell’attività sotterranea, strettamente connessa al fenomeno del bradisismo, che da secoli interessa l’area flegrea.
La popolazione residente, abituata ormai a convivere con i tremori quotidiani, vive inevitabilmente con apprensione queste sequenze ravvicinate che ricordano come i Campi Flegrei siano un’area ad altissimo rischio vulcanico e sismico, sorvegliata costantemente dall’INGV e dalla Protezione Civile.
Gli esperti ribadiscono che si tratta di fenomeni legati alla dinamica del sottosuolo, ma ogni scossa rinnova la percezione della fragilità di un territorio unico al mondo, sospeso tra bellezza e inquietudine.
Foto INGV

