Il Caffè della Domenica: un’isola di (s)agi…

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di Camillo Buono|

Questa domenica mi soffermo davanti al mio caffè fumante, così come mi fumano i pensieri osservando come lo spessore della nostra classe dirigente abbia ormai perso il proprio orientamento.

Ma prima di arrivare al punto cruciale, mi soffermo proprio sul titolo, volutamente ambiguo.
Sì, un’isola: Ischia. Un’isola di agi, ma anche di disagi.

Gli agi, certo, per noi isolani sono immancabili: viviamo in un paradiso.
E allora direte: “E i disagi?”
Bhè, il paradiso è un po’ abbandonato a se stesso… insieme ai suoi abitanti.

E il motivo del mio arrabbiarmi nasce proprio da questo: da ciò che la politica dovrebbe essere per quest’isola.
Non una passerella in cerca di numeri, ma una passerella in cerca di soluzioni ai problemi. E non solo in campagna elettorale.

La mia memoria politica dell’isola inizia ai tempi della DC del compianto Enzo Mazzella.
All’epoca le passerelle si facevano, sì, ma sulle opere, sui cantieri, su ciò che rappresentava lo sviluppo del paese.
Oggi, invece, le passerelle si fanno per le elezioni e sembrano quasi un rito ciclico imposto, o peggio ancora lo fanno per strappare qualche “like” sui social, raccontandoci i disagi che già conosciamo ma senza offrire soluzioni.

Meriteremmo di più.
Ma ahimè, siamo agiati, disagiati, e pure poco coesi.

Ci lasciamo scivolare addosso i problemi troppo facilmente, a differenza dei nostri cugini procidani che, quando hanno un problema, sanno fermare un’isola.
Noi, invece, restiamo a guardare, a riflettere, a pensare… e magari a dirci: “Qualcun altro se ne accorgerà, forse.”

Intanto il mondo va avanti e noi ci accontentiamo.

Finisco il mio caffè guardando il mare, che come sempre resta lì:
calmo, indifferente, eterno.
Forse dovremmo imparare da lui… a restare, ma anche a cambiare direzione quando serve.

Buona domenica.