Per la rubrica “Libri in pillole” questa settimana vi presentiamo: Alessandro Barbero – San Francesco

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a cura di Antonietta Manzi|

Nel 2026 saranno 800 anni dalla morte di San Francesco, uno dei santi più amati del mondo cattolico e un emblema del cristianesimo. Sono tanti i volumi in uscita che omaggeranno la ricorrenza e quello di Alessandro Barbero si distingue per l’accuratezza storiografica e per l’obbiettivo: dare conto dei molteplici volti del santo, descritti attraverso i ricordi di sette suoi discepoli. Se non ci facciamo bastare l’immagine ufficiale, assemblata e diffusa dall’ Ordine e dalle gerarchie, dell’uomo sempre mite che parla agli uccellini, scopriremo una figura ricca di complessità, un uomo appassionato, sorretto sì dalla fede ma anche tormentato e non privo di asprezze.

L’enorme sforzo profuso dall’ Ordine francescano per conservare la memoria di Francesco ha finito per creare non tanto il ricordo di un uomo veramente esistito, quanto un personaggio dell’ immaginario collettivo. Il successo della storia del lupo di Gubbio segna il momento in cui san Francesco diventa l’icona destinata a restare familiare a tutti fino ad oggi, non solo in Italia ma nel mondo: un personaggio immediatamente riconoscibile e che può essere invocato come il precursore di tante buone cause, dal pacifismo all’animalismo all’ambientalismo (e in altri tempi, prima di tutti questi nuovi-ismi, perfino del fascismo), senza che questo sia necessariamente riconducibile alla realtà storica di Francesco. È per questo che Margaret Thatcher, nel primo giorno del suo governo, quando arrivò al numero 10 di Downing Street e le venne chiesto come si sentiva in quel momento, poté rispondere citando la cosiddetta preghiera di san Francesco (“Dove c’è discordia, che noi possiamo portare l’armonia…”), senza sapere che si tratta di un’invenzione moderna.

Alessandro Barbero, San Francesco, Laterza 2025, 20 euro

Il libro è disponibile presso “IMAGAENARIA – LIBRERIA E CASA EDITRICE” ISCHIA PONTE