di Giulia Mattera|
Negli ultimi mesi non sono mancate notizie di femminicidi e di scoperte di siti che mostravano foto di donne in momenti privati/intimi, basti pensare al caso di Phica.
Domenica sera, la giornalista Francesca Barra, ha denunciato sui suoi profili social l’esistenza di un sito di contenuti per adulti in cui circolavano immagini di lei nuda, false ma perfettamente credibili. Il suo corpo era stato “ricreato” e spogliato dall’intelligenza artificiale.
Il sito indicato da Barra si chiama Socialmediagirls, ha circa 7 milioni di utenti e offre inoltre un chatbot che a pagamento può “spogliare” chiunque a partire da una semplice foto. Sono centinaia le immagini generate e diffuse senza consenso per mero divertimento.
Intanto, in provincia di Verona è stata trovata proprio questa mattina un’altra donna uccisa dal compagno a coltellate.
La correlazione di questi eventi? Il sistema patriarcale, la cultura del possesso, l’idea che il corpo femminile é alla mercé di tutti e del singolo uomo. Una visione che viene alimenta tutti i giorni grazie un governo che anziché agire attraverso la sensibilizzazione, propone ergastoli per gli assassini ma ostacola l’insegnamento dell’educazione sessuo-affettiva.
Fingere di non vedere in nome di un ipocrisia ideologica è il modo migliore per perpetuare l’ignoranza che alimenta la violenza.
É aberrante osservare come il nostro sistema regredisca ogni giorno di più: benvenuti nel medioevo.

