“Profumo di viole sfiorite”, il nuovo romanzo di Antonio Borsa: un grido d’amore contro il silenzio

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di Elia Mollo|

Un viaggio tra dolore e speranza che affronta femminicidi e suicidi giovanili. L’autore: “La cultura può essere un’arma per cambiare le coscienze.”

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C’è chi scrive per raccontare, e chi scrive per salvare.
Antonio Borsa appartiene alla seconda categoria. Con il suo nuovo romanzo, Profumo di viole sfiorite (La Bussola, 2024), uscito il 19 settembre scorso, l’autore torna in libreria con una storia che affronta senza filtri due ferite profonde del nostro tempo: i femminicidi e i suicidi giovanili.
Temi che toccano la pelle, che chiedono di essere ascoltati, e che Borsa trasforma in un viaggio di consapevolezza e rinascita.

Un romanzo nato dal dolore, ma pieno di speranza

Non voglio solo raccontare queste storie – voglio urlare che possiamo fare meglio, che possiamo salvarci a vicenda.”
Con queste parole, Antonio Borsa riassume l’anima del libro.
La storia segue Ryan, un giovane devastato dalla fine di un amore, che decide di togliersi la vita. Ma il suo viaggio non finisce lì: si risveglia nella Valle, un luogo simbolico tra vita e morte, dove un Angelo lo accompagna a incontrare anime che hanno conosciuto il dolore ma hanno trovato la forza di resistere.
Ryan scopre che il suicidio non cancella il dolore — lo moltiplica.
E da quella consapevolezza nasce un messaggio potente:

“Non mollare, potresti cedere sul più bello.”

Una scrittura che consola e scuote

Lo stile di Borsa è diretto, intimo, quasi confidenziale.
Le sue parole arrivano come una chiacchierata sincera, ma lasciano riflessioni profonde. Profumo di viole sfiorite è pieno di simboli: la Valle, le viole appassite, la luce che filtra tra le ombre.
Ogni immagine parla di fragilità e rinascita, di un dolore che diventa consapevolezza.
Borsa fonde poesia e realtà, nostalgia e introspezione, costruendo un romanzo che abbraccia chiunque abbia vissuto momenti di buio.

L’omaggio a Max Pezzali

Tra le pagine, un omaggio musicale sorprendente: Max Pezzali.
Le sue canzoni – Nessun rimpianto, Come deve andare, Grazie mille – diventano il sottofondo emotivo del romanzo.
Non semplici citazioni, ma colonne sonore di vita, che accompagnano Ryan nel suo cammino verso la rinascita.
“Certi capitoli si chiudono, altri se ne aprono,” scrive Borsa, e chi è cresciuto con quella musica si ritrova, inevitabilmente, dentro la storia.

L’autore: tra scienza, empatia e impegno sociale

Antonio Borsa, laureato in Scienze Biologiche e in Economia e Management, lavora come informatore farmaceutico, ma da sempre coltiva la scrittura come forma di cura.
Dopo l’esordio con I tre appuntamenti, che aveva già toccato i temi dell’amore e del rispetto, con Profumo di viole sfiorite raggiunge una maturità narrativa e umana sorprendente.

Fuori dalle pagine, il suo impegno è concreto: partecipa a incontri pubblici e scolastici, affrontando il tema della salute mentale e della violenza di genere.

“La cultura può essere un’arma potente, se usata con empatia. Io scrivo per chi non riesce più a chiedere aiuto.”

Un inno alla resilienza

Il romanzo è una mano tesa verso chi sta per arrendersi.
Ryan, nel finale, parla direttamente al lettore:

“Resta sul ring, ti assicuro che ne sarà valsa la pena.”

Una frase che riassume tutto il senso del libro e dell’autore: la resilienza, la forza di rialzarsi, la convinzione che anche dal fondo si può risalire.

Dove trovarlo

“Profumo di viole sfiorite” è disponibile su Amazon e sul sito dell’editore Narranti.it.

BOX AUTORE
Antonio Borsa
Laureato in Scienze Biologiche e in Economia e Management, informatore farmaceutico e atleta di Kick boxing, è alla sua seconda opera narrativa.
Dopo il successo de I tre appuntamenti, Borsa torna con un romanzo che unisce realismo, musica e spiritualità in un potente inno alla vita.
Con i suoi libri e gli incontri pubblici, promuove il dialogo sulla salute mentale, il rispetto e la resilienza.