di Luigi Schiano|
4 novembre – Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate
Fontana e il suo monumento ai caduti
In tutta l’isola, a seguito dei vari conflitti che hanno bagnato di sangue il secolo scorso, specialmente nei due grandi conflitti mondiali, sono stati eretti monumenti a ricordo dei caduti, cioè di quelle persone che, eroicamente e con spirito di servizio alla patria, hanno sacrificato la loro vita. Sono andati al fronte e non sono più tornati.
Anche Fontana ha onorato, e onora ancora oggi, i suoi caduti con l’intitolazione di Piazza IV Novembre e con l’erezione del bel monumento marmoreo raffigurante la Vittoria Alata, datato 1957, di forma cubica, sulle cui tre facce laterali e posteriore sono incisi, a perenne ricordo, i nomi dei caduti delle varie guerre.
Tra questi spiccano nomi familiari, come quello del Capitano di Artiglieria Malaspina Estense Guido, caduto sul fronte russo durante la Seconda guerra mondiale nel 1942, e quelli caduti nella Prima guerra mondiale, tra cui Venazio e Aniello Iacono, Pompeo e Angelo Trofa, ai quali sono intitolate alcune strade di Fontana, specialmente nel borgo di Noja.
La giornata del 4 novembre era molto sentita a Fontana, soprattutto perché a dire “presente” erano persone che, alla fine della guerra, erano tornate, insignite di riconoscimenti. Nei loro occhi e nella loro memoria commossa traspariva tutta la barbarie della guerra vissuta.
Purtroppo, queste persone, che non sono più tra noi, mai avrebbero potuto immaginare la spirale di guerre in cui il secondo millennio – e specialmente il suo primo quarto – sarebbe caduto.
Le guerre, dalle familiari alle mondiali, non sono mai servite a nulla e mai serviranno; anzi, portano solo indebolimento.
Sforziamoci di amare la nostra nazione, di difendere la nostra amata patria che si estende dal settentrione al meridione, gridando con le parole e con le opere: “Mai più la guerra”, ma sempre “Pace e dialogo”. Solo così si potrà avere uno sviluppo integrale della nazione.

Personaggi fontanesi al monumento di Piazza IV Novembre
La prima foto, una vera perla, raffigura ai piedi del monumento alcuni personaggi fontanesi conosciuti e reduci di guerra.
In ordine, il primo a sinistra è Vitaliano Iacono, il secondo Filippo Mattera “Carecchia”, la signora Mariella Cenatiempo, vedova del Cap. di Artiglieria Malaspina Guido, il medico condotto di Fontana dott. Antonio Mattera, il falegname Vincenzo Mattera “’A Legge”, e infine il mio bisnonno paterno Antonio Schiano “l’austriec”.
Tutti, tornati dal fronte, erano stati insigniti di vari riconoscimenti, come il mio bisnonno, andato al fronte nel primo conflitto mondiale, insignito del titolo di Cavaliere di Vittorio Veneto.




