di Luigi Schiano|
In questa giornata, mentre mi accingo a scrivere, torno commosso con la memoria a quando, bambino e adolescente, vedevo don Camillo con la sua talare nel confessionale della nostra Chiesa parrocchiale di Fontana, il breviario in mano a pregare le ore, oppure con quel sorriso e quella parola gentile ad accogliere i penitenti.
Lo rivedo sull’altare delle nostre chiese, mentre offre per il popolo fontanese il Santo Sacrificio, con portamento e compostezza solenne. Lo vedo ancora percorrere in silenzio le navate, con il breviario o la corona in mano, a recitare il Rosario. Ho avuto l’onore, tante volte, di servire la Messa a don Camillo, di ascoltare le sue omelie — semplici ma al tempo stesso profondamente teologiche — e di assistere alla celebrazione della sua Eucaristia, vissuta con zelo e autentico spirito ascetico.
Questo è don Camillo: ministro del confessionale e dell’altare, amante della Madonna e del nostro Santo concittadino e patrono San Giovan Giuseppe della Croce. Noi abitanti di Fontana siamo fortunati a beneficiare da tanti anni, della sua presenza e del suo ministero: prima nella Congrega di Serrara e poi nella comunità di Fontana, dove — con spirito di servizio — si è sempre reso disponibile ad aiutare i parroci che avevano bisogno di sostegno.
Questo 4 novembre 2025 entra negli annali della storia della Chiesa ischitana e anche di quella civile, segnando un traguardo straordinario: un sacerdote che raggiunge i cento anni di vita. Oggi il Sommo Sacerdote Divino fa pregustare a don Camillo la gioia di un nuovo record: “cento anni di vita”.
Nato a Ischia il 4 novembre 1925, don Camillo, sin dai suoi primi passi nel ministero sacerdotale, ha sperimentato la benevolenza del Signore, unita alla sua spiccata intelligenza. Fu ordinato sacerdote il 18 luglio 1948 da Mons. Ernesto De Laurentis: per ricevere l’ordinazione servì una dispensa, poiché non aveva ancora compiuto i 24 anni previsti. Da allora, don Camillo è rimasto un fedele e integerrimo ministro dell’altare.
Le sue doti sono tante e luminose: padre misericordioso nel confessionale — di cui è Canonico Penitenziere della Cattedrale di Ischia —, studioso, archivista e divulgatore della storia dell’isola, uomo di profonda preghiera. Ha attraversato un secolo di storia, guerre, cambiamenti sociali ed ecclesiali, mantenendosi sempre fedele alla sua missione, con la genuinità, l’umiltà, la discrezione e la gentilezza che lo contraddistinguono.
Sacerdote con e per il popolo, ha conquistato la simpatia e la benevolenza di tutta l’isola. Migliaia di persone si sono rivolte a lui per una parola di conforto, per un consiglio, o per una spiegazione su qualche argomento storico. Don Camillo si è sempre messo a disposizione, facendosi “piccolo” per il popolo e donando a ciascuno un pizzico della sua sapienza. È stato quel faro acceso, quella lampada piena d’olio buono a cui tutti hanno potuto attingere.
Nonostante la longevità, conserva una mente lucida e vivace, con quello sguardo limpido e quegli occhi cerulei che ancora trasmettono serenità e forza.
Oggi, in modo particolare, noi cittadini di Serrara Fontana eleviamo a Dio un canto di ringraziamento per questo uomo di Dio, Cittadino Onorario di Serrara Fontana, che ha saputo farsi prossimo nell’amore a Dio e ai fratelli.
Come dice il Signore nel Vangelo:
“Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.”
In questo è stata la grandezza di don Camillo: nonostante la sua vasta sapienza, ha saputo farsi piccolo nell’amore verso il popolo. Don Camillo, hai vinto perché ti sei fatto prossimo nell’amore.
Da Serrara Fontana e da tutta l’isola salga il nostro “Te Deum” di ringraziamento a Dio, per averci donato un ministro instancabile e innamorato del Vangelo.
La Madonna, di cui sei tanto devoto, ti accompagni sempre e ti sia di conforto ancora per molti anni.
Auguri affettuosi, don Camillo: che il tuo sacerdozio e la tua vita, spesa con dedizione e amore, siano esempio e fiaccola non solo per i sacerdoti della nostra millenaria diocesi ischitana, ma anche per tutti noi laici che, in ogni stato di vita, cerchiamo di seguire il Maestro Divino.
Alla gioia di questo centenario uomo di Dio si unisce anche la redazione di Serrara Notizie, con sincera gratitudine e affetto, augurando che don Camillo possa ancora a lungo compiere il suo prezioso ministero in mezzo a noi.





