Addio al Maestro Beppe Vessicchio, la musica italiana perde una delle sue anime più autentiche

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di Camillo Buono|

È scomparso oggi, all’età di sessantanove anni, Beppe Vessicchio, uno dei volti più amati e riconoscibili della musica italiana. Direttore d’orchestra, arrangiatore, compositore e divulgatore, il Maestro ha attraversato più di trent’anni di musica leggera con discrezione, eleganza e una passione autentica che lo hanno reso un punto di riferimento per artisti e pubblico. La notizia della sua morte, avvenuta all’ospedale San Camillo-Forlanini di Roma a causa di una polmonite interstiziale, ha scosso il mondo dello spettacolo e migliaia di persone che negli anni hanno imparato a volergli bene.

Il suo nome e il suo volto familiare restano indissolubilmente legati al Festival di Sanremo, dove con la sua bacchetta e il suo stile garbato ha diretto le orchestre di grandi interpreti della canzone italiana, dagli Avion Travel ad Alexia, da Valerio Scanu a Roberto Vecchioni, firmando arrangiamenti raffinati che hanno segnato la storia del festival. Ma Vessicchio è stato anche il volto della musica in televisione, con la sua presenza nei programmi di Maria De Filippi, dove ha saputo insegnare ai giovani talenti il valore dell’armonia e del rispetto per l’arte.

Anche Ischia conserva un ricordo speciale del Maestro. Poco più di un anno fa, Beppe Vessicchio era venuto sull’isola per dirigere un concerto che aveva entusiasmato il pubblico e riempito di musica l’aria del Golfo. In quell’occasione si era fatto ritrarre insieme al nostro Peppino Di Massa dello Scapriccio, con una bottiglia di Piperna tra le mani: uno scatto che oggi assume un significato profondo, simbolo di un incontro tra la grande musica nazionale e la genuinità della nostra terra. Quel sorriso, semplice e sincero, raccontava più di mille parole la sua umanità e la sua vicinanza alla gente comune.

Con la scomparsa di Beppe Vessicchio, l’Italia e la sua musica perdono un maestro capace di dare forma e anima alle canzoni più belle degli ultimi decenni. La sua figura resterà per sempre legata a quel gesto lieve con cui faceva vibrare un’intera orchestra, a quello sguardo buono che trasmetteva calma e passione, e a quella voce pacata con cui parlava della musica come fosse una persona viva.

Oggi Ischia lo ricorda così: con affetto, gratitudine e un brindisi ideale con quella bottiglia di Piperna che stringeva tra le mani, simbolo di un legame che unisce per sempre il Maestro Vessicchio alla nostra isola e al suo spirito più autentico.

Foto Scapriccio Ischia