di Camillo Buono|
Tanto tuonò che piovve. O forse, più realisticamente, siamo solo davanti a una nuvola passeggera che minaccia tempesta ma resta ancora in lontananza. Eppure il tema è di quelli che fanno rumore, soprattutto in Campania: tra i 5.700 emendamenti alla nuova manovra finanziaria, spunta di sorpresa una proposta che da anni molti aspettavano (e altri ormai avevano smesso di aspettare).
Il senatore Antonio Iannone di Fratelli d’Italia ha infatti proposto di riaprire la sanatoria edilizia del 2003, una misura che potrebbe cambiare gli equilibri politici in vista delle Regionali campane e che, al tempo stesso, riaccende un problema sociale che brucia da anni: quello degli abbattimenti.
Negli ultimi tempi, la giustizia ha accelerato sulle demolizioni, spesso colpendo abitazioni di famiglie umili, creando drammi umani che si ripetono silenziosamente. Case costruite senza permesso, certo. Ma nella realtà, spesso, veri e propri nuclei familiari condannati a perdere tutto in nome di un sistema che mostra più rigore che equilibrio.
Ed è proprio qui che la politica prova a infilarsi: dove la legge segue la sua strada in maniera rigida, qualcuno tenta di rimettere il timone al centro. Un condono? Una riapertura della vecchia sanatoria? Per alcuni è un atto dovuto, per altri una mossa elettorale.
La verità, al momento, è che si tratta solo di un emendamento. Dovrà essere votato, discusso, eventualmente modificato. Nessuno può dire se sia un semplice colpo di scena pre-elettorale o se davvero il pacco sotto l’albero di Natale degli italiani conterrà una nuova chance di “mettersi in regola”.
Quel che sembra emergere è che, qualora passasse, la riapertura del condono richiederebbe poi un’apposita legge regionale per diventare operativa. Insomma: Roma accende il motore, ma saranno poi le Regioni a decidere se e come far partire l’aereo.
Sarà la volta buona? Domanda antica quanto il problema stesso.
Quel che è certo è che, in un clima politico così acceso, l’argomento rischia di diventare la vera miccia della campagna elettorale campana. E questa volta, più che mai, non si parla solo di politica, ma di vite vere, famiglie, case, speranze e del loro fragile filo sospeso tra giustizia e buon senso.

