dalla redazione|

Questa mattina la chiesa di Santa Maria di Loreto ha accolto una celebrazione intensa e partecipata in onore della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri. Un appuntamento sentito in tutta Italia e che, anche sull’isola d’Ischia, ha visto una grande presenza di uomini in uniforme, cittadini e rappresentanti delle istituzioni.

La cerimonia è stata guidata dal nuovo comandante della Compagnia Carabinieri di Ischia, Capitano Giuseppe Giangrande, alla sua prima Virgo Fidelis sull’isola. Al suo fianco i militari delle varie Stazioni isolane, insieme ad altre Forze di Polizia e Autorità Civili, in un clima di vicinanza e gratitudine reciproca.

L’Arma celebra la Virgo Fidelis dal 1949, anno in cui Pio XII la proclamò ufficialmente patrona dei Carabinieri. La figura della Vergine Fedele rappresenta l’essenza dello spirito di servizio per gli uomini e le donne dell’Arma: un modello di dedizione, coraggio silenzioso e presenza costante. Sono gli stessi valori che quotidianamente guidano la loro missione a favore delle comunità in tutta Italia.

Durante la celebrazione è stato richiamato il significato profondo di questa ricorrenza, che unisce la spiritualità al servizio quotidiano di protezione e sostegno alla popolazione. Una tradizione che rinsalda il legame storico tra l’Arma e il territorio.

Al termine della messa, il Capitano Giangrande ha rivolto ai presenti un pensiero semplice ma profondo, capace di racchiudere l’essenza del servizio in divisa: “Perché la vita di un Carabiniere è una vita che merita di essere vissuta.”

Parole che hanno toccato la platea, ricordando che dietro ogni uniforme ci sono uomini e donne che scelgono ogni giorno di essere un punto di riferimento per gli altri, spesso con discrezione e sempre con senso del dovere.

La celebrazione di oggi non è stata soltanto un rito religioso, ma un momento di comunità, riconoscenza e identità condivisa: un abbraccio simbolico tra l’Arma e l’isola d’Ischia, che da sempre guarda ai suoi Carabinieri con stima e affetto.