di Camillo Buono|
Chiusi i seggi, resta un dato che domina su tutto: questa tornata elettorale passerà alla storia come una di quelle con la più bassa affluenza di sempre. Un segnale forte, fortissimo, per la politica. Un campanello d’allarme che, senza entrare nel merito delle analisi, obbligherà tutti gli schieramenti a profonde riflessioni post voto.
La sfida per il futuro sarà una sola: riconquistare la fiducia del popolo, farlo tornare ad appassionarsi alla politica e al concetto stesso di res publica.
I dati della Campania: affluenza al 43,58%
In Campania l’affluenza definitiva si è fermata al 43,58%, ben lontana dalla soglia psicologica del 50% e molto sotto il dato delle ultime elezioni, quando si votò al 54,54%.
Un calo netto, evidente, che riflette un disinteresse crescente e un distacco sempre più marcato tra cittadini e istituzioni.
I numeri dell’isola d’Ischia: tutti i Comuni in calo
Il quadro isolano non è affatto migliore. Tutti i Comuni dell’isola registrano un calo significativo rispetto alla precedente tornata elettorale.
Ecco i dati nel dettaglio:
- Casamicciola Terme: 45,37%
(precedente: 54,14%) - Ischia: 40,38%
(precedente: 50,75%) - Forio: 39,25%
(precedente: 49,31%) - Serrara Fontana: 37,91%
(precedente: 45,34%) - Barano: 34,81%
(precedente: 43,81%) - Lacco Ameno: dato non ancora ufficializzato
Anche se si attendono gli ultimi aggiornamenti da parte di alcuni Comuni, è ormai chiaro che la percentuale finale non subirà variazioni sostanziali. Il trend è già definito e fotografa una realtà allarmante: mai così pochi cittadini sono andati a votare.
Un dato che non può essere ignorato
Questa tornata elettorale lascia quindi un messaggio preciso: il rapporto tra cittadini e politica è sempre più fragile.
Il futuro dovrà ripartire da qui, dal recupero della fiducia, dalla capacità della classe dirigente di parlare alle persone, di ascoltarle, di coinvolgerle davvero.
Perché la partecipazione non è solo un numero: è il cuore pulsante della democrazia.

