La Festa di San Michele Arcangelo di Sant’Angelo riconosciuta patrimonio culturale immateriale della Campania

Published by

on

di Camillo Buono|

Un riconoscimento che va oltre il confine del borgo di Sant’Angelo e che abbraccia l’intera comunità di Serrara Fontana e dell’isola d’Ischia. La Festa di San Michele Arcangelo di Sant’Angelo è stata ufficialmente inserita nell’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale della Campania (IPIC), segnando un momento storico per una tradizione profondamente radicata nella vita religiosa, culturale e identitaria del territorio.

Il prestigioso riconoscimento è stato formalizzato con Decreto Dirigenziale n. 382 del 13 agosto 2025, emanato dalla Direzione Generale per le Politiche Culturali della Regione Campania, e sancisce il valore di una celebrazione che, ogni 29 settembre, trasforma il suggestivo borgo marinaro di Sant’Angelo in un grande teatro a cielo aperto di fede, devozione, tradizione e spettacolo.

La secolare festa patronale è stata inserita nella sezione “celebrazioni” dell’IPIC, entrando così a far parte dei 170 elementi che compongono il patrimonio culturale immateriale campano. Un riconoscimento che premia una tradizione capace di unire generazioni, comunità e territori, diventando nel tempo uno dei simboli più rappresentativi dell’identità isolana.

«Questo riconoscimento rappresenta un traguardo storico per Serrara Fontana», ha dichiarato con emozione il Sindaco Irene Iacono. «La Festa di San Michele Arcangelo non è solo una celebrazione religiosa, ma il cuore pulsante della nostra identità comunitaria. Le processioni via terra e via mare, il corteo di barche che accompagna la statua del Santo Patrono, i fuochi pirotecnici che illuminano l’istmo creando riflessi magici sul mare: tutto questo racconta secoli di tradizione, di fede e di amore per il nostro territorio».

Il primo cittadino ha poi voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere questo importante risultato: dalla Parrocchia di San Michele al Comitato Organizzatore, dall’Associazione Amici di Sant’Angelo al Consorzio Sant’Angelo d’Ischia, fino agli uffici comunali e a tutta la comunità che ogni anno rinnova con passione e devozione questa straordinaria tradizione, impegnandosi a custodirla e tramandarla alle future generazioni.

L’inserimento della festa di Sant’Angelo nell’IPIC rientra tra i 46 nuovi elementi riconosciuti nel 2025, accanto ad altre importanti tradizioni campane come La Zeza di Cesinali, il Dramma sacro dei Santi Placido e Benedetto di Campolattaro e La miticoltura nel Lago Fusaro di Bacoli.

La presentazione ufficiale dei nuovi elementi iscritti si è svolta nella mattinata di lunedì 15 dicembre, presso il Teatro Trianon Viviani di Napoli, alla presenza delle autorità regionali, dei rappresentanti di ANCI Campania e dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura. Nell’occasione è stata presentata anche la terza edizione del catalogo IPIC, che include la descrizione dettagliata della Festa di San Michele Arcangelo di Sant’Angelo.

Un riconoscimento che non celebra solo una festa, ma rafforza il valore della fede, della tradizione e dell’unione comunitaria, elementi fondamentali che continuano a dare identità e forza non solo a Sant’Angelo, ma a tutta l’isola d’Ischia.

Foto pagina social del Comune di Serrara Fontana