di Camillo Buono|
Una storia di musica che nasce presto, cresce con l’amore di un padre e vive ogni giorno sul pianoforte.
Ci sono storie che non hanno bisogno di effetti speciali per emozionare, perché nascono dalla passione autentica, da un talento coltivato con sacrificio e amore, e da un legame profondo con le proprie radici.
La storia del Maestro Luigi Iapino in atrte “Gino d’Ischia” è una di queste.
Professore di musica, pianista, compositore e melodista, iscritto alla SIAE da oltre quarant’anni, “Gino” Iapino vanta un percorso artistico solido e continuo nel tempo. Nel corso della sua carriera il Maestro è attivo anche con due editori musicali, per i quali realizza musiche e melodie originali, componendo brani unici che vengono regolarmente depositati e tutelati presso la SIAE. Un lavoro costante di ricerca e creazione musicale che testimonia non solo il talento, ma anche la professionalità e la serietà di un artista che ha fatto della musica una vera missione di vita.
La sua carriera prende forma sin da giovanissimo. È all’età di sei anni che nasce l’amore viscerale per le note, un amore trasmesso dal padre, conosciuto da tutti come “Ninnillo d’Ischia”, straordinario mandolinista, ancora oggi apprezzato e amato per il suo talento e le sue melodie. È proprio accanto a quel mandolino che Gino muove i primi passi, assorbendo non solo la tecnica, ma soprattutto l’anima della musica.
«Grazie a mio padre ho scoperto l’amore per la musica che mi ha portato ad essere un musicista apprezzato anche all’estero», ama ricordare. In quelle parole c’è tutta la gratitudine di un figlio e la consapevolezza profonda di chi non dimentica mai da dove viene.
Negli anni, il talento di Gino Iapino lo porta a esibirsi nei migliori hotel extra lusso, ambienti in cui la musica non è semplice intrattenimento, ma parte integrante dell’esperienza, eleganza pura che accompagna ogni momento. La sua sensibilità al pianoforte, unita a una raffinata capacità interpretativa, lo rende un punto di riferimento nel mondo del piano bar di alto livello.
Il suo nome supera presto i confini isolani e nazionali. Per quindici anni Gino Iapino è stato pianista personale della Cancelliera Angela Merkel durante le sue vacanze a Ischia, un incarico che racconta meglio di qualsiasi parola il livello artistico e umano raggiunto dal Maestro. Tra i brani più amati dalla Cancelliera, uno in particolare occupava un posto speciale: “Luna Rossa”, eseguita da Gino con quella delicatezza capace di trasformare una melodia in emozione pura.
Oggi Gino Iapino continua a esercitare la sua professione presso l’Hotel Excelsior, portando ogni sera al pianoforte non solo la sua straordinaria tecnica, ma anche un pezzo di Ischia, della sua storia e della sua famiglia.
Dietro ogni nota c’è un ricordo, dietro ogni melodia c’è un’eredità fatta di musica che continua a vivere. Quella di Ninnillo d’Ischia, che attraverso il figlio continua a suonare nel cuore delle persone. Quella di un uomo che ha saputo restare umile pur arrivando altissimo.
Il Maestro Gino Iapino è questo: musica che nasce dall’anima, cresce con il sacrificio e arriva dritta al cuore.


